Stefania Orrù
 
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Un’opera per me è come un luogo di incontro con una capacità di sentire, con una umanità che ha spostato, anche solo di poco il proprio limite e ora si muove su un confine nuovo, come stesse continuamente imparando a vedere qualcosa che continuamente si rinnova.

Fare un opera è come creare un universo all’interno del quale accadono cose sconosciute, inaspettate, che ci svelano qualcosa di noi stessi, del nostro sguardo, della nostra capacità di connettere ciò che è fuori e ciò che è dentro, ciò che è dentro e ciò che è oltre…

Da qualche anno la mia ricerca si è spostata verso l’astrazione. Lavoro molto con la materia, con il colore e con la geometria, soprattutto con le linee, la mia geometria è molto “gentile”, le mie linee somigliano più che altro a sentieri ed è così che mi sento quando le traccio, come qualcuno che sta percorrendo una strada…

Le opere nascono per lo più da un insieme di situazioni, per esempio: un luogo che ho visitato, un paesaggio, uno spazio, un colore, una luce, una certa atmosfera che si distingue e dura per un tempo più o meno lungo, a volte per molti giorni… e si fissa;  può essere accompagnata anche da parole, o da suoni... 

 
 
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Fino a che tutto questo si “addensa”  e comincia a diventare gesti: un fare. 

Sono passaggi semplici che poi danno vita ad una complessità e dal cucire la tela all’ultimo colpo di pennello mi sembra che tutto quello che faccio abbia la stessa importanza. 

Uso in modo creativo tecniche antiche e materiali antichi: l’affresco, la tempera, i pigmenti, le polveri. Mi sento molto connessa con questo passato, è come uno strumento che mi consente di muovermi più sicura nella confusione della contemporaneità.

E’ bello sentirsi guidati mentre si lavora, si possono mettere usare le proprie capacità manuali, la propria intelligenza, con fiducia, con serenità, senza sentire un continuo giudizio. 

Scopro l’opera mentre la faccio e questo mi fa sentire come quando giocavo da bambina, come se fossi in una grande avventura, che a volte può essere pericolosa e richiedere un grande sforzo, un grande impegno e del vero coraggio, ma farne esperienza è sempre una cosa buona, anche quando si sperimenta un senso di impossibilità o la stanchezza o persino il fallimento.

Mentre lavoro, cerco di non dare molto spazio alle mie emozioni personali, cerco di rimanere a contatto con l’opera, di “ascoltare” solo la sua voce e di tenere a bada tutto il resto.

Quando sto dipingendo bene le impressioni che ricevo durante il lavoro si trasferiscono alla visione della realtà e spesso mi appare tutto più vivido, più ricco… più bello

 
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Leggi un estratto di un'intervista del 2019 condotta da Zoë Atkinson Fiennes, fondatrice di Three Graces Galleries Limited, la prima rivista d'arte online italiana e galleria d'arte online (originariamente pubblicata su www.threegracesgalleries.com/blog).

 
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Exhibition History

2019

CALTAGIRONE, Scalamatrice 33, Elogio alla notte, bipersonale a cura di A. Finocchiaro

SCICLI, Galleria Quam, IMMATERIA, collettiva a cura di A. Sarnari

2016

ROMA, Galleria Domenico Purificato, Pagine Scritte, a cura di T. Purificato

2015

GIARDINI DI NAXOS,  Castello Schisò, Museo MACS , SAN GIMIGNANO, Galleria Gagliardi, Prima Luce   a cura di A. Redaelli, S. Gagliardi

PRATO, Purità, misticismo e ricerca dell’essere, Museo del Duomo, a cura di L. Monaldi

2014

FIRENZE, Museo Palazzo Medici Riccardi, L’incanto dell’essere. Materia e/è luce,  a cura di A. Frosini 

PERUGIA, CERP Centro Espositivo Rocca Paolina

2013

SIRACUSA, Galleria Civica d’Arte Contemporanea Montevergini, L’arte del tempo di mezzo,  a cura di D. Del Moro

NOTO, Palazzo Trigona, Larte del tempo di mezzo”, Palazzo Trigona, a cura di D. del Moro

SPOLETO 56°Festival dei 2 Mondi,  Chiesa di Sant’Agata, Arte in terapia, a cura di A. d’Atanasio e N. Miele

SHANGHAI, Museum of Humanities, Zhujiaojiao, The Bridge of Humanities 

2012

ROMA, Silber Gallery, Presenze, a cura di P. Purificato

2009

ROMA, Galleria Domus Arte, La pittura e la Chiave dell’essere , a cura di A. d’Atanasio

ROMA, Argam 2009, Galleria L’Indicatore

2008

MILANO, Galleria Senato

ZURIGO, Galleria Alexander E. Raeber 

2007

ROMA, Domina Festival, Casa del Cinema

2006

VITERBO, Vitarte

ROMA, Galleria Portuense

2005

GRANVILLE, Galleria L’Artcotheque

ROMA, Galleria L’Indicatore 

2003

ANCONA Galleria Van Cent

BARI Galleria Studio 5

BARI “Fiera del Levante” Expo Arte 

2001

FOGGIA Galleria Stoà